Come Riconoscere quando si ha Bisogno dell’Aiuto di uno Psicologo
FONTE: https://www.wikihow.it
Se un evento traumatico ti ha scosso o non riesci proprio a lasciarti alle spalle certe emozioni che ti tormentano, rivolgerti a uno psicologo può aiutarti a riprendere in mano la tua vita. Dato che a tutti capita di attraversare momenti di dolore, tristezza e stress, a volte è difficile capire quando è il caso di consultare un professionista. Se riconosci certi campanelli d’allarme e sai come chiedere aiuto, puoi imboccare la strada giusta per iniziare a sentirti meglio.
Ammettere di Aver Bisogno di Aiuto
1
- Affronta la depressione. Tutti si sentono abbattuti di tanto in tanto, ma se stati d’animo come disperazione, angoscia, perdita di interesse o ansia si protraggono per più di due settimane, questi possono essere sintomatici di una depressione clinica [1] .
- Se i sintomi si acuiscono abbastanza da ostacolare il normale svolgimento delle attività quotidiane o la qualità della vita, uno psicologo può aiutarti a ritrovare te stesso.
2
- Riconosci i sintomi del disturbo bipolare. Nessuno ne conosce la causa, ma pare che sia genetico. Questo disturbo dell’umore può incidere pesantemente sulla vita di una persona [2] .
- Il disturbo bipolare può essere difficile da diagnosticare e i sintomi sono variabili. Gli sbalzi d’umore intensi e imprevedibili sono fra i primi campanelli d’allarme. Una persona affetta dal disturbo bipolare può avere episodi di mania che la inducono a sentirsi estremamente felice, piena di energia, ambiziosa e dinamica dal punto di vista mentale. La mania viene spesso seguita da episodi di depressione che possono provocare ansia, tristezza e addirittura pensieri suicidari.
3
- Informati sulla schizofrenia. Contrariamente a quanto si possa pensare, questa patologia si manifesta raramente attraverso personalità multiple e si tratta quasi sempre di una malattia mentale non violenta. Se osservi alcuni sintomi, rivolgiti subito a uno psicoterapeuta per tenerla sotto controllo [3] .
- La schizofrenia è una patologia seria. Può causare difficoltà a distinguere fra realtà e immaginazione. Ciò significa avere allucinazioni, soffrire di paranoia, fissazioni estreme e altri comportamenti bizzarri che ben presto possono cominciare a impedire di vivere in maniera normale.
4
- Affronta l’ansia. Tutti ne soffrono di tanto in tanto, ma per qualcuno può essere un’esperienza paralizzante. Se ti ostacola dal punto di vista lavorativo o sociale, è possibile che tu abbia un disturbo generalizzato [4] .
- Ecco alcuni sintomi dell’ansia: avere grandi preoccupazioni in maniera regolare per almeno sei mesi, irritabilità, problemi a dormire e altre emozioni negative.
- Esistono diversi tipi di ansia che possono essere scatenati da certe situazioni o fattori. Per esempio, se le esperienze sociali quotidiane ti mettono in crisi, probabilmente si tratta di fobia sociale. Un’altra variante è il disturbo da panico, una sensazione di terrore improvviso. Viene accompagnata da sintomi somatici o fobie provocate da eventi, oggetti o esseri viventi — per esempio i ragni.
5
- Chiedi aiuto per elaborare un trauma. Molte volte le persone hanno difficoltà ad affrontare un trauma recente, come un incidente automobilistico, un abuso infantile, una violenza sessuale o la perdita di una persona cara. Il dolore e la tristezza sono emozioni normali, ma uno psicoterapeuta può aiutarti a facilitare il processo [5] .
- Se hai difficoltà debilitanti e persistenti, chiedere aiuto può farti affrontare meglio la situazione. Alcuni dei sintomi più comuni includono rabbia, paura, ansia, tachicardia e problemi a dormire. È normale accusarli dopo un trauma, ma se interferiscono con la tua vita di tutti i giorni e dopo mesi non noti alcun miglioramento, può essere necessario l’intervento di un esperto.
6
- Migliora la tua relazione. A volte non si ha bisogno di aiuto solo dal punto di vista individuale, in alcuni casi è necessario risolvere i problemi di una relazione difficile. Se stress e litigi sono all’ordine del giorno, l’intervento di uno psicoterapeuta può migliorare la situazione [6] .
- Riconoscere di avere un problema di coppia è sempre difficile. Se ti accorgi che tu e la tua partner avete difficoltà a comunicare, i litigi si ripetono sempre più regolarmente e vi causate uno stress reciproco, è probabile che sia giunto il momento di chiedere aiuto. Tutte le coppie affrontano periodi burrascosi, ma combattere i problemi non appena si manifestano potrebbe salvare la relazione in futuro.
Parte 2
Individuare i Sintomi
1
- Osserva se hai sbalzi d’umore intensi. Con un sintomo del genere, rivolgersi a uno psicoterapeuta sarebbe utile per la propria salute, anche perché è possibile che siano indicativi di una patologia mentale. Al di là dei classici sbalzi d’umore che si manifestano durante pubertà, gravidanza, menopausa o altri eventi stressanti, quelli gravi possono essere un campanello d’allarme.
- Gli sbalzi d’umore sono cambiamenti estremi o improvvisi che interessano il proprio stato d’animo. Per esempio, ti capita di passare bruscamente dall’euforia alla tristezza più profonda, spesso senza alcuna causa. Ciò può essere indicativo di patologie mentali come il disturbo bipolare o di personalità. Se osservi sbalzi d’umore persistenti e in costante peggioramento, dovresti rivolgerti a uno psicologo [7] .2
- Se hai pensieri suicidari, chiedi subito aiuto. Fallo anche se sospetti che una persona a te vicina stia pensando al suicidio. È importante riconoscerlo e rivolgersi a un esperto [8] .
- Le tendenze e i comportamenti suicidari possono variare da persona a persona. Ecco alcuni campanelli d’allarme: parlare di suicidio, cercare mezzi per farsi del male (come pillole o una pistola), allontanarsi dagli altri, improvvise alterazioni della personalità o comparsa di comportamenti rischiosi e autodistruttivi.
- Puoi chiedere aiuto. I pensieri suicidari possono spaventare e anche mettere in imbarazzo, ma nessuno deve affrontarli da solo. Dovresti parlarne con un amico o un tuo caro e fissare un appuntamento con uno psicoterapeuta. Se tutto questo non fosse possibile, chiama un centralino apposito, come quello di Samaritans.3
- Considera se sei predisposto all’autolesionismo. Il suicidio ne è una variante estrema, ma esistono altri modi per procurare danni alla propria persona che possono essere sintomo di dolore e afflizione. Anche questi problemi possono essere trattati con l’aiuto di un professionista.
- L’autolesionismo può comprendere pratiche come tagliarsi, bruciarsi o trafiggere la pelle. Se temi che un tuo amico sia a rischio, o tu lo sei, esistono dei metodi più sicuri ed efficaci per affrontare i problemi che inducono a farsi del male.
4
- Se hai problemi con l’abuso di alcool o stupefacenti, chiedi aiuto. Le dipendenze e la salute mentale sono intrinsecamente collegate. Spesso gli individui affetti da certe patologie cercano di affrontarle “automedicandosi”. Se fai uso di droghe o alcolici per gestire problemi emozionali come stress o rabbia, è arrivato il momento di chiedere aiuto, in modo da trovare delle alternative più sicure [9] .
- Un adulto può sicuramente bere un drink per rilassarsi, ma una dipendenza da certe sostanze può essere problematica. Esistono diversi campanelli d’allarme da considerare a tal proposito, fra cui avere casi di dipendenza in famiglia, trascurare le proprie responsabilità a causa dell’abuso di alcool o droghe, comportarsi in maniera pericolosa o incauta sotto l’effetto di queste sostanze, avere sempre più bisogno di stupefacenti o alcolici per stare bene, dedicare sempre più tempo a pensarci e a farne uso. Se osservi questi sintomi, un esperto può aiutarti a individuare meccanismi più sani per affrontare il problema.
Parte 3
Decidere di Rivolgersi a uno Psicologo
1
- Parla con il tuo medico di base. Considerare vari tipi di specialisti e capire a quale rivolgersi può causare confusione. Il tuo medico curante ha più esperienza al riguardo e può consigliarti che cosa fare.
- Chiedigli di valutare il tuo stato mentale in generale. Potrà capire se i tuoi problemi possono essere risolti con l’aiuto di uno psicologo o se è necessario un trattamento farmacologico. Molte patologie mentali come la depressione o il disturbo bipolare possono essere combattute prendendo medicinali.
2
- Determina quale tipo di terapia ti serve. Con l’aiuto del tuo medico curante e di altre risorse, devi stabilire qual è il trattamento che fa per te. Ciò può variare a seconda delle tue esigenze.
- Se pensi che uno psicologo possa aiutarti, cercane uno in zona. In buona sostanza, questa terapia consiste nell’interagire verbalmente con un esperto per affrontare i propri problemi. In alcuni casi è necessario rivolgersi a uno psichiatra, infatti un approccio medico è più efficace per combattere certi disturbi. Se hai bisogno di auto per risolvere problemi di coppia, un consulente matrimoniale o sentimentale è quello che ti serve.
3
- Cerca un esperto. Una volta capito quale tipo di trattamento fa al caso tuo, devi iniziare a restringere le opzioni per prendere una decisione concreta.
- Chiedi aiuto al tuo medico curante. Ha qualche conoscenza in merito alle malattie mentali e sa qual è la tua storia clinica. Può raccomandarti uno psicologo o uno psichiatra che ritiene adatto alle tue necessità.
- Cerca online. Con le dovute attenzioni, una semplice ricerca può permetterti di trovare specialisti in zona, in alcuni casi anche delle opinioni al riguardo. Puoi sempre contattare un professionista prima di prenotare una seduta, in modo da valutare se può aiutarti e ha esperienza con casi simili.
- Chiedi al tuo assicuratore. Se hai un’assicurazione sulla salute, informati se è possibile coprire le spese della psicoterapia e se l’agenzia è in grado di aiutarti a trovare uno specialista adatto a te.
4
- Devi sapere che cosa aspettarti. Se hai deciso che è arrivato il momento di chiedere aiuto, le opzioni da vagliare sono diverse. Considerando i consigli che ti ha dato il tuo medico curante, la natura del tuo problema e le ricerche che hai fatto, puoi trovare una terapia che fa al caso tuo [10] .
- Terapia individuale. Solitamente comporta una seduta privata con un professionista per parlare dei propri problemi e fare delle azioni concrete per affrontarli in maniera sana. È possibile realizzarla dialogando con l’esperto o usando metodi più tradizionali come la psicoanalisi, che prova a far emergere problemi inconsci.
- Terapia di gruppo. Per alcune persone è più efficace rivolgersi a un gruppo di auto-aiuto guidato da un esperto.
- Terapia interpersonale. Questo trattamento si concentra sulle modalità di interazione con amici e familiari. Il suo obiettivo è quello di migliorare la comunicazione, aiutare a coltivare una maggiore autostima, affrontare diversi problemi, come ansia e depressione.
- Terapia cognitivo-comportamentale. Questo trattamento prova a identificare e a modificare problemi comportamentali/percettivi che influiscono negativamente sui propri stati d’animo. Può essere utile per creare nuovi schemi mentali e comportamentali volti a rafforzare il proprio benessere emozionale.
5
- Affronta le tue emozioni in maniera aperta e onesta. Può essere molto difficile, addirittura spaventoso, ammettere di avere un problema. Se osservi uno dei sintomi descritti in questo articolo, chiedi aiuto quanto prima possibile.
- A volte può essere difficile parlare delle proprie emozioni più profonde con un medico o uno sconosciuto. Se puoi contare su un amico, un familiare o un’altra persona fidata come un prete, sfogarti in questo modo può essere un buon punto di partenza per sentirti maggiormente a tuo agio. È sempre più facile condividere un peso con una persona di cui ci si fida e a cui si vuole bene.
- Assicurati di sentirti a tuo agio con lo psicologo. Se ti mette a disagio e non ti fidi di lui, può essere difficile parlare di emozioni così personali, spesso dolorose. La tua prima scelta non si è rivelata quella giusta? Non aver paura di provare altre soluzioni. Una volta acquisita una maggiore esperienza, inizierai a capire più chiaramente che cosa ti mette a tuo agio ed è efficace per te.
Consigli
- Individua sintomi come irritabilità persistente, sbalzi d’umore, cambiamenti che interessano il proprio peso o abitudini alimentari, abuso di sostanze, insonnia o tendenza a dormire più del solito, negazione e altri squilibri mentali o disturbi della personalità. Questi possono aiutarti a valutare se la psicoterapia fa al caso tuo.
- Non aver paura di quello che pensano gli altri. A volte un disturbo mentale può essere associato a sensazioni come vergogna e stigma sociale. Ricorda che tutti hanno momenti difficili e che non devi vergognarti di avere bisogno di aiuto.
- Dai retta al tuo istinto. Tu ti conosci meglio di chiunque altro. Se c’è qualcosa che non va, non esitare ad ascoltare il tuo istinto e a chiedere aiuto, anche se non hai spiegazioni al riguardo.
Avvertenze
A meno che tu non abbia fatto un percorso di studi specifico, non provare a trattare gli altri. È sempre bene rivolgersi a un professionista.
Non pretendere di risolvere tutto subito. Questi problemi non si sono manifestati da un giorno all’altro, quindi è impossibile risolverli immediatamente. Ricorda che guarire richiede tempo e tanto lavoro, ma puoi iniziare a stare meglio.