Le zavorre del passato

le zavorre del passato

Le zavorre del passato

Le zavorre del passato è un paragrafo del libro Psicologia non convenzionale , il capitolo è La donna nuda in sala d’attesa, qui un altro estratto da un paragrafo differente.

Nel mio lavoro di terapeuta mi trovo spesso a dover aiutare una persona a costruire un nuovo modo di pensare o di sentire. L’ansia si sente, le ossessioni si pensano. Risolvere un problema psicologico per me non significa guarire un paziente ma dargli delle opportunità in più. Molto spesso quando impari a concederti maggiore libertà di scelta i problemi svaniscono. L’ansia ti toglie la libertà di scelta. Se hai l’agorafobia non puoi uscire di casa, se lo fai c’è sempre qualcuno con te. Non sei più autonomo. Una persona depressa ha perso la gioia di vivere, non prova soddisfazione in ciò che fa, la vita si trasforma in una prigione molto grigia in cui c’è sempre meno per cui valga la pena andare avanti. I problemi alimentari ti portano in un mondo bizzarro, passando dall’ipercontrollo anoressico all’impulsività bulimica. Molto spesso abbiamo corazze che scelgono al posto nostro, costruite con le esperienze del passato non ancora superate. Ma non importa avere un disturbo psicologico per avere delle limitazioni, pensa ad un capo insopportabile e incompetente. Pensa ad un lavoro noioso e ripetitivo che quando ti alzi la mattina ti viene la nausea. Pensa di essere il CEO di una società e alle riunioni con i vari manager non riesci a importi perché il più gentile ha il carattere di un puma.

Non hai idea di quante persone usino cocaina per passare il tempo, fare sesso, essere più produttivi a lavoro.

Non si bastano più, hanno bisogno di un aiutino per “ingranare” meglio. La mancanza di autostima ti limita, perché non pensi di farcela in situazioni alla tua portata o di meritare traguardi che in realtà sono al di sotto delle tue capacità. Avere una bassa autostima ti porta a non provarci con la donna che ti piace perché pensi che sia troppo per te, accettare un lavoro peggiore o una retribuzione più bassa. Poi la vita ti fa conoscere persone che fanno ciò che avresti voluto fare tu ma con molte meno capacità, e ti mangi le mani.

Le persone non sanno che le differenze stanno nel modo di pensare, che influenza il modo di sentire che a sua volta influenza il modo di agire (fine estratto).

Ho scritto queste parole per spostare l’attenzione dai problemi alle competenze necessatie per superarli. La mente si focalizza sui problemi mentre invece dovrebbe sviluppare nuove competenze per superarli.

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